La storia di lungo periodo delle istituzioni femminili della Compagnia di San Paolo, tra assistenza ed educazione, è raccontata nei due volumi dei Quaderni dell’Archivio Storico della Compagnia di San Paolo (Prima serie) dal titolo Le figlie della Compagnia. Casa del soccorso, Opera del deposito, Educatorio duchessa Isabella fra età moderna e contemporanea a cura di Anna Cantaluppi, Walter E. Crivellin e Bruno Signorelli.
L’edificio che oggi ospita la Fondazione 1563 venne costruito tra il 1890 e il 1893 su progetto dell’ingegnere Giuseppe Davicini (1851-1892) e proseguito fino alla conclusione dal fratello Attilio.
La nuova costruzione veniva incontro alle necessità dell’ente Opere Pie di San Paolo di un edificio appositamente progettato per l’educazione. Il vecchio palazzo situato in via Maria Vittoria risultava infatti in cattive condizioni e ormai inadeguato per l’incremento degli alunni, conseguente la legge Casati del 1859 sull’obbligatorietà della scuola primaria.
Il nuovo Educatorio Duchessa Isabella, dedicato all’educazione delle fanciulle e pensato in base alle nuove norme tecnico igieniche per la costruzione degli edifici scolastici (1888), venne costruito nella Barriera di Francia, in una delle parti più salubri di Torino a 252 metri sul livello del mare, in prospetto da una parte verso le Alpi e dall’altra verso la Basilica di Superga. Allora intorno ancora la campagna, ma anche due “tranvai” elettrici che portano in centro città.
Il 15 aprile 1890 venne posata la prima pietra con cerimonia cui presenziò la Duchessa di Genova, Isabella di Savoia Wittelsbach, cui l’Educatorio venne poi intitolato. L’edifico constava di un fabbricato principale, con ingresso, direzione e locali d’uso generale, di tre padiglioni dedicati alle scuole e ai dormitori, e di un’ala longitudinale che univa i tre edifici, separati da cortili e prospicienti il giardino. Tutti i locali abitati dalle fanciulle e dal personale erano rivolti a sud e nessuno dei locali per le allieve si affacciava sulla strada. Le cucine sotterranee erano unite al refettorio da un ascensore idraulico, al primo piano del fabbricato principale si trovava l’Oratorio e la sacrestia e al secondo piano l’infermeria e i gabinetti medici. Nel giardino trovava posto il piccolo edificio dell’Asilo Froebelliano con un’estensione complessiva del costruito di circa 6.000 mq, cento ambienti e un ampio giardino di 9200 mq.
L’Educatorio partecipò nella “Divisione Arti Liberali – Didattica” all’Esposizione generale italiana tenutasi a Torino del 1898 per le celebrazioni del 50° dello Statuto Albertino e all’Esposizione internazionale del 1911 per il 50° dell’Unità d’Italia: in quelle occasioni furono realizzate campagne fotografiche che documentano ampiamente gli esterni e gli interni del palazzo, oltre ai gruppi delle allieve e ai singoli loro ritratti in divisa invernale e estiva.
I pesanti bombardamenti anglo americani su Torino del 1942 colpirono il complesso con gravi distruzioni e danneggiamenti. Nel 1960 i fabbricati con affaccio su via Duchessa Jolanda e via Goffredo Casalis vennero ricostruiti ad edilizia scolastica e abitativa; l’edificio non era purtroppo vincolato e quindi la ricostruzione avvenne senza attenzione allo stile eclettico originario del complesso.
Il restauro a opera della Compagnia di San Paolo (anni 2009/2015) ha riportato a nuova vita l’edificio, destinandolo a sede di propri uffici operativi e degli enti strumentali, con il ripristino del prospetto sulla piazza, il recupero di alcuni ambienti monumentali del primo e del secondo piano e la rifunzionalizzazione degli ambienti destinati ad uffici, compresi il nuovo tetto e i sottotetti.