Aurora Laurenti, Disegni e modelli d’ornato per la decorazione intagliata rococò. Da Parigi a Torino, 1730-1750
Parigi, 1730-1740 circa: i caratteri della decorazione rococò si delineano negli interni degli Hôtels particulier e nelle stampe ornamentali. Nello stesso periodo, gli appartamenti del Palazzo Reale di Torino sono coinvolti in un esteso programma di rinnovamento che conduce alla creazione di eccezionali ambienti rococò, come il Gabinetto del Segreto Maneggio, il Gabinetto Cinese, il Gabinetto del Pregadio, la Galleria del Daniel. Sia a Parigi che a Torino la decorazione intagliata assume un ruolo fondamentale nella decorazione d’interni, grazie alle specifiche proprietà del legno, adatte ad assecondare quella ricerca di “varieté” richiesta dai committenti e dai teorici. Il ruolo fondamentale dell’intaglio nel rococò è sottolineato nei più importanti trattati d’architettura pubblicati intorno agli anni Trenta, nei quali Jacques-François Blondel, Pierre-Jean Mariette, Charles-Etienne Briseux si concentrano sul “bon goût” della decorazione.
L’importanza dei trattati francesi e dei modelli a stampa nella diffusione del rococò è stata sottolineata più volte. Gli architetti e gli intagliatori piemontesi conoscevano le stampe francesi dedicate alle arti decorative, come confermano diverse fonti. Ma quali tipi di pubblicazioni erano disponibili sul mercato? Come venivano utilizzati i modelli a stampa nel lavoro dei disegnatori e dei professionisti? E infine, quale fu l’impatto dei modelli francesi nella decorazione piemontese?
Durante i primi decenni del XVIII secolo erano disponibili tavole che riproducevano interni di ambienti aristocratici esistenti e suites illustranti arredi; venivano editi modelli per “cheminées”, in relazione alla crescente importanza degli specchi; inoltre, i trattati di architettura fornivano diversi esempi illustrati per la decorazione e Jean Mariette e Charles-Antoine Jombert pubblicavano impegnative imprese editoriali con tomi dedicati all’architettura degli interni. L’analisi di un gruppo di disegni francesi ha messo in luce la proficua collaborazione tra il disegnatore e intagliatore Nicolas Pineau, l’architetto e incisore Jacques-François Blondel e l’editore Jean Mariette, permettendo di verificare come Pineau prese parte alle più prestigiose imprese editoriali degli anni trenta del Settecento. Tra queste collaborazioni, è particolarmente rilevante il suo contributo nell’ Architecture Françoise, suggerendo come gran parte dei modelli francesi disponibili negli anni Trenta e dedicati alla decorazione intagliata fossero stati inventati da Pineau, che ebbe così un’influenza determinante nell’evoluzione e nella diffusione del rococò in Europa.
Di norma, le stampe venivano usate per stimolare l’immaginazione e non come un modello da copiare pedissequamente: gli intagliatori e gli architetti piemontesi interpretarono i modelli francesi elaborando una versione territoriale del rococò. Durante la prima metà del XVIII secolo si può riscontrare l’uso di schemi architettonici ricorrenti per il disegno delle cornici di cheminées, arricchite di ornamenti che traevano ispirazione dalle innovazioni francesi divulgate attraverso le stampe, ma è nella combinazione degli ornati, nel trattamento del legno, nell’uso degli specchi e dell’oro che si riconosce la vivida immaginazione degli artisti piemontesi. Tra questi emerge Giovanni Luigi Bosso, che fu in grado di condizionare le line di evoluzione di un gusto locale. In una prima fase (1730-1735) l’intaglio fu lavorato a sottili germogli naturalistici; in seguito (1735-1740), emerse un modellato plastico in grado di ottenere effetti diversificati; negli anni Quaranta la rocaille si sviluppò nelle concrezioni di conchiglie. Uno stile nervoso e brillante prese infine piede negli anni Cinquanta, quando una nuova generazione di intagliatori, guidati da Giuseppe Gianotti, sostituì Bosso, morto nel 1746.
Titolo: Disegni e modelli d’ornato per la decorazione intagliata rococò. Da Parigi a Torino, 1730-1750
Autore: Aurora Laurenti
Collana: Alti Studi sull’Età e la Cultura del Barocco
Editore: Fondazione 1563 per l’Arte e la Cultura della Compagnia di San Paolo
Anno: 2019
Pagine: 244 pp.
Isbn: 9788899808235