L'Istoria del Tesauro

Quaderni dell’Archivio Storico della Compagnia di San Paolo

////4. L’Istoria della Compagnia di San Paolo di Emanuele Tesauro
4. L’Istoria della Compagnia di San Paolo di Emanuele Tesauro 2021-01-12T09:36:59+00:00

Istoria della venerabilissima Compagnia della Fede Catolica, sotto l’invocazione di San Paolo, nell’Augusta città di Torino
a cura di Anna Cantaluppi

Edizione moderna e commentata dell’opera stampata a Torino nel 1657, presso lo stampatore regio Sinibaldo, con dedica a Madama Cristina di Francia, e a Giovan Francesco Bellezia (rettore della Compagnia).

Emanuele Tesauro, autore del Cannocchiale aristotelico, celebre trattato sullo stile barocco, influente intellettuale e storiografo della corte sabauda, regista delle decorazioni dei palazzi ducali, ripercorre le tappe dell’evoluzione della Compagnia di San Paolo, fondata nel 1563, da piccola confraternita controriformistica a potente società assistenziale.

Dopo un capitolo introduttivo, di taglio fortemente polemico, sulla riforma protestante e sulle guerre di religione in Francia, l’autore lega la fondazione della Compagnia alla rinascita del ducato sabaudo sotto Emanuele Filiberto e alla riforma cattolica promossa dal Concilio di Trento, sottolineandone il ruolo nell’introduzione dei gesuiti a Torino e nella costruzione della Chiesa dei Santi Martiri.

I capitoli centrali descrivono le principali istituzioni della Compagnia: il Monte di pietà per il prestito gratuito su pegno, la Casa del Soccorso per le giovani, l’Ufficio Pio, per la distribuzione di doti e l’assistenza ai poveri “vergognosi”.

La parte finale è dedicata al Collegio dei nobili convittori per l’educazione del ceto nobiliare e ad opere d’interesse sociale come l’Albergo di virtù, per la formazione e l’impiego dei mendicanti nella lavorazione della seta, e l’Ospedale di carità, per l’accoglienza dei malati poveri.

L’ultima opera è l’amministrazione del Monte della fede, cioè debito pubblico, affidata alla Compagnia da Carlo Emanuele II, duca di Savoia.

L’opera è fonte privilegiata non solo per la storia della Compagnia, ma anche per quella di molte istituzioni torinesi, di edifici e di opere d’arte. Essa consente, più in generale, di comprendere l’atteggiamento della società di antico regime verso le questioni sociali, religiose ed economiche e il carattere innovativo delle “risposte” offerte dall’antica Compagnia di San Paolo.

Nella nuova edizione, il testo è corredato dagli indici analitici dei nomi di luogo e dei nomi di persona, due apparati critici consentono l’identificazione delle fonti bibliografiche e archivistiche indicate in forma succinta da Tesauro e offrono al lettore note di carattere lessicale e storico con brevi profili biografici dei confratelli della citati nell’opera.

Nella Prefazione Marziano Guglielminetti traccia un vivace ritratto del Tesauro e analizza contenuti e stile dell’opera. Nell’Introduzione Anna Cantaluppi, dopo aver esaminato i rapporti della Compagnia con l’autore e con la città, analizza l’impianto retorico e il linguaggio dell’Istoria, inserendola nel contesto della produzione letteraria del Tesauro. La disamina delle fonti utilizzate dall’autore, dagli storici ecclesiastici a quelli sabaudi, dai classici al Bodin, dagli atti d’archivio alle memorie manoscritte, ha permesso di identificare anche opere inedite e di mettere in luce interessanti legami con talune fonti privilegiate.

E. Tesauro, Istoria della venerabilissima Compagnia della Fede Catolica, sotto l’invocazione di San Paolo, nell’Augusta città di Torino, a cura di Anna Cantaluppi, Torino, 2003.

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