L’esproprio dei beni dei «Cittadini Italiani di Razza Ebraica» e dei «sudditi nemici» in Piemonte e Liguria (1939-1945)
Il fondo Gestioni EGELI dell’Istituto di San Paolo di Torino
I Provvedimenti per la difesa della razza italiana emanati nel novembre 1938 trovarono attuazione dopo pochi mesi con la costituzione dell’Ente di Gestione e Liquidazione Immobiliare, incaricato di acquisire, gestire e rivendere i beni eccedenti la quota di proprietà consentita ai «cittadini italiani di razza ebraica». In seguito l’EGELI estese le proprie competenze ai sequestri dei beni esattoriali e, con l’ingresso dell’Italia in guerra, ai sequestri dei beni nemici in Italia e nella zona francese occupata. La Repubblica di Salò inasprì le misure contro gli ebrei, stabilendo la confisca totale delle loro proprietà.
Dopo la Liberazione iniziarono le restituzioni mentre venivano posti sotto sequestro i beni germanici. La gestione dei beni sequestrati fu delegata a una ventina di istituti di credito fondiario presenti nelle diverse regioni italiane: per il Piemonte e la Liguria fu scelto l’Istituto di San Paolo.
Il nucleo principale del fondo è costituito da migliaia di pratiche di sequestro di appartamenti cittadini, di ville della Riviera come la proprietà Hambury, di terreni alpini. Analitici elenchi descrivono mobili, suppellettili, arredi, oggetti della vita quotidiana. Fonte principale di una innovativa ricerca estesa agli aspetti economici della persecuzione ebraica condotta negli anni Novanta, l’archivio è stato utilizzato dalla Commissione Anselmi per il Rapporto sui beni sottratti agli ebrei ed è consultato per tesi di laurea e ricerche di famiglia.
Il nuovo inventario con l’indicizzazione analitica dei nomi di persona e di ente, dei luoghi e degli indirizzi delle proprietà amplia le possibilità di ricerca del fondo, costituito da circa 6300 fascicoli per 115 metri lineari, prevalentemente compreso tra il 1939 e il 1970.
Giovedì 18 settembre 2014, ore 16,30
Museo diffuso della Resistenza, della Deportazione, della Guerra, dei Diritti e della Libertà
Corso Valdocco, 4/A – Torino