Dalle carte le vite. Gli archivi raccontano gli effetti delle leggi razziste del 1938
Online i video interventi dei partecipanti
Sono online sul canale YouTube della Fondazione 1563 le riprese video dei contributi dei relatori intervenuti alla tavola rotonda “Dalle carte le vite. Gli archivi raccontano gli effetti delle leggi razziste del 1938” ospitata dalla Fondazione lo scorso 5 novembre. L’incontro, organizzato per presentare il progetto web Le Vite, ha visto la partecipazione dello storico Fabio Levi, di Anna Cantaluppi, direttore della Fondazione 1563, Elisabetta Ballaira, vicedirettore Fondazione 1563, e Augusto Cherchi, Alicubi, dei ricercatori Dario Taraborrelli e Victoria Musiolek, dell’archivista della Fondazione Erika Salassa, archivista Fondazione 1563, e di Antonella Filippi insieme agli ex-studenti dell’I.I.S. “B. Russell-A. Moro-G. Guarini”.
Esempio di public history, Le Vite, nel resoconto che ne ha fatto David Sorani sulle pagine di moked/מוקד il portale dell’ebraismo italiano, è un progetto web “di rara suggestione che permette a tutti i visitatori, grazie ai documenti e alle numerose fotografie tratte dagli album di famiglia, di entrare in sintonia con i protagonisti, di ricostruire ambienti e situazioni della loro vita, di cogliere il valore materiale e talvolta anche solo affettivo degli oggetti impietosamente sottratti ai legittimi proprietari, di sondare visivamente la lacerazione prodotta a vari livelli dalle leggi razziali”.
Il progetto della Fondazione 1563, che prosegue sul sito web dedicato a Le Vite, è aperto al contributo degli utenti: chi fosse in possesso di informazioni, documenti, fotografie utili a raccontare le vite di cittadini ebrei che subirono il sequestro e l’esproprio dei beni può scrivere a le-case-e-le-cose@fondazione1563.it.