27 gennaio, “Giorno della Memoria”
“…in modo da conservare nel futuro dell’Italia la memoria di un tragico ed oscuro periodo della storia nel nostro Paese e in Europa, e affinché simili eventi non possano mai più accadere”: la legge 20 luglio 2000, n. 211 ha istituito il Giorno della Memoria, che si celebra il 27 gennaio – data della liberazione del Campo di concentramento di Auschwitz – “in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti”.
La Fondazione 1563 partecipa al Giorno della Memoria 2018 pubblicando un percorso tra le carte del Fondo Egeli.
Uno dei primi provvedimenti assunti per dare esecuzione alle Leggi razziali del novembre del 1938, fu, nel febbraio del 1939, l’emanazione delle disposizioni con cui furono stabiliti «i limiti di proprietà immobiliare e di attività industriale e commerciale» consentiti ai «cittadini italiani di razza ebraica». A occuparsi della confisca venne istituito l’Ente di Gestione e Liquidazione Immobiliare (EGELI), incaricato di acquisire, gestire e rivendere i beni eccedenti.
Il Fondo Egeli dell’Istituto di San Paolo di Torino – che nell’immediato dopoguerra fu incaricato di gestire i beni sequestrati in Piemonte e Valle d’Aosta – è così arrivato fino a noi custodito nell’Archivio storico della Compagnia di San Paolo che ha curato il riordino e l’inventariazione degli oltre 6.300 fascicoli di cui si compone per 115 metri lineari di pratiche di sequestro di appartamenti, ville della Riviera e terreni, elenchi di arredi e oggetti della vita quotidiana.
Il percorso tra i documenti dell’Egeli è dedicato al sequestro dei beni della scrittrice Natalia Levi Ginzburg.